Google Chromecast e dominio della TV
La presentazione oggi di Chromecast di Google testimonia come, attraverso il suo dominio con Android sul mobile (circa 80% globalmente), è lanciato con decisione a prendere il controllo di ogni TV, smart e non, andando a bypassare completamente le piattaforme dei produttori di Smart TV (Samsung, LG, Sony, …).
Basterà inoltre che Google integri in tale dongle, per pochi euro, un decoder (pay e/o free-to-air) digitale terrestre e/o satellitare (come fece Sky con la USB Digital Key) per ridurre radicalmente anche la competitività dei servizi pay TV pre-installati sulle Smart TV o in set-top-box, incluse DGTVI e Mediaset Premium.
E’ esattamente in questa convergenza di mobile e TV che la proposta Open Web Next vuole inserirsi (in affiancamento a FirefoxOS e ad ogni smartphone con il CivicPod) col fine di supportare la competitività e il potere negoziale dell’intera filiera mediale e audiovisiva italiana, (e quindi le prospettive dell’Open Media Park, come 2° centro di produzione mediale d’Europa).
Vi invito a vedere descrizioni esemplificative e aggiornate dei device che si intendono sviluppare nel progetto a pagina 3, 4 e 5 di questo documento tecnico della Proposta, User Verified Social Telematics. Riportiamo uno stralcio rilevante da tali pagine:
CivicDongle/BoxA pen-drive-shaped device or a small set-top-box that connects physically to HDMI and/or USB ports of most TVs, and wirelessly (Wireless HDMI, Miracast, Wifi Direct, BT 3.0, or other dedicated) to a CivicPod, CivicPhone and (in some cases) to any mainstream commercial smartphone. It contains decryption hardware and a basic or pay-per-view DVB-T2 decoder.
La presentazione oggi di Chromecast di Google testimonia come, attraverso il suo dominio con Android sul mobile (circa 80% globalmente), è lanciato con decisione a prendere il controllo di ogni TV, smart e non, andando a bypassare completamente le piattaforme dei produttori di Smart TV (Samsung, LG, Sony, …).
Basterà inoltre che Google integri in tale dongle, per pochi euro, un decoder (pay e/o free-to-air) digitale terrestre e/o satellitare (come fece Sky con la USB Digital Key) per ridurre radicalmente anche la competitività dei servizi pay TV pre-installati sulle Smart TV o in set-top-box, incluse DGTVI e Mediaset Premium.
E’ esattamente in questa convergenza di mobile e TV che la proposta Open Web Next vuole inserirsi (in affiancamento a FirefoxOS e ad ogni smartphone con il CivicPod) col fine di supportare la competitività e il potere negoziale dell’intera filiera mediale e audiovisiva italiana, (e quindi le prospettive dell’Open Media Park, come 2° centro di produzione mediale d’Europa).
Vi invito a vedere descrizioni esemplificative e aggiornate dei device che si intendono sviluppare nel progetto a pagina 3, 4 e 5 di questo documento tecnico della Proposta, User Verified Social Telematics. Riportiamo uno stralcio rilevante da tali pagine:
CivicDongle/BoxA pen-drive-shaped device or a small set-top-box that connects physically to HDMI and/or USB ports of most TVs, and wirelessly (Wireless HDMI, Miracast, Wifi Direct, BT 3.0, or other dedicated) to a CivicPod, CivicPhone and (in some cases) to any mainstream commercial smartphone. It contains decryption hardware and a basic or pay-per-view DVB-T2 decoder.